di Redazione – 21 Marzo 2023 – 18:34
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Parlamento – Quanto servono e a chi giovano gli eletti all’estero – I link degli otto deputati e dei quattro senatori per visionare la loro attività –
Siamo sempre alle solite! Con una ripetitiva, avvilente periodicità nella sua metodica, i parlamentari italiani eletti dalle nostre comunità residenti stabilmente oltre confine (attualmente nel numero complessivo di 12, di cui 8 deputati e 4 senatori, dopo la recente riforma costituzionale), puntualmente decidono di materializzarsi e, facendosi illuminare da fiochi riflettori mediatici, tentano di salire alla ribalta dei prosceni della comunicazione.
Ad ogni inizio di legislatura, infatti, è ormai divenuto un preciso rituale quello dello scuotersi dal prolungato torpore determinato dalle eccessive fatiche elettorali, in taluni casi molto estenuanti per brogli e risultati imprevisti determinati dalle urne, dando notizie su loro stessi.
Il motivo? Ovviamente, quello di certificare come prima cosa la loro esistenza in vita e, a seguire, la possibilità concreta d’informare i propri elettori all’estero sulle loro momentanee ed estemporanee operatività politiche.
Proprio per questi motivi, allora, come è facile rilevare dalle ultime notizie apparse proprio su agenzie e giornali in questi giorni, decidono di esporsi pubblicamente e di palesare la loro disapprovazione su problemi, da fin troppo tempo esistenti e mai risolti, minacciando contestuali, inconcludenti azioni di protesta contro istituzioni e governo.
E i punti dolenti del loro manifestato dissenso politico, purtroppo, senza un minimo di originalità ed inventiva, risultano noiosamente sempre gli stessi.
Sperando di non dimenticarne qualcuno, li riepiloghiamo sinteticamente per consentirne adeguate verifiche.
Richieste di interventi risolutivi sui consolati tricolore di tutto il mondo, meno su quelle sedi dove vi sono consoli amici per minimizzare la loro inefficienza ed impreparazione, provvedimenti risolutivi sugli abnormi ritardi nel rilascio o nel rinnovo dei passaporti ai nostri concittadini residenti oltre confine, sugli indugi nelle pratiche per il riconoscimento della cittadinanza italiana presentate dai nostri oriundi in tutto il mondo, per la richiesta di fondi integrativi da erogare ai consolati per migliorare la loro operatività, per azioni più incisive volte a concedere maggiori emolumenti ai contrattisti impiegati a tempo determinato presso le sedi consolari, iniziative ed una maggiore operatività per una definitiva immissione dei contrattisti temporanei nei ruoli della Farnesina, contrattisti da sin troppo tempo utilizzati nei momenti di maggiore necessità dalle nostre sedi consolari di tutto il mondo.
Emblematici, sempre a tale proposito, circa le potenzialità in concreto offerte dai nostri eletti all’estero, risultano il testo e le affermazioni di un comunicato stampa diffuso da ex parlamentari, vertici chiacchierati di un’associazione-partito, associazione anch’essa piuttosto criticata per non esaltanti motivi elettorali, che a seguire riportiamo in sintesi.
“In questa giornata dell’8 marzo, dedicato alle donne, che ha come riferimento storico la lotta delle donne lavoratrici nel 1910, rinnoviamo il nostro impegno per continuare la battaglia a favore della parità di genere. È inaccettabile che all’estero ancora oggi ci siano differenze tra donne e uomini nel diritto a trasmettere la cittadinanza italiana. Il nostro progetto per porre fine a questa assurda discriminazione dorme nei cassetti della burocrazia politica italiana, ma non abbandoneremo la lotta per questo diritto”.
E su di esso, ragionevolmente, si chiedono molti dei membri della nostra vasta comunità italiana nel mondo, a cosa servano i nostri parlamentari eletti oltre confine se, pur essendo membri dell’attuale maggioranza di governo, non riescono a far tirar fuori dai cassetti dei loro colleghi al potere i loro progetti, per provare poi a dare soluzione ai problemi dei propri elettori all’estero? Se l’intento è pur sempre quello di fornire aiuto ed appoggio alle esigenze dei nostri connazionali fuori dall’Italia, che senso ha, si chiedono ancora, superando gli steccati ideologici partitici tra Destra e Sinistra, tra maggioranza e opposizione, non tentare di unirsi tra tutti gli eletti all’estero per affrontare il governo e riuscire a dare soluzione ai tanti problemi ancora irrisolti?
Perché non incentivano i partiti, in particolare i parlamentari addetti a curare i rapporti con la nostra comunità all’estero, a formalizzare le nuove nomine dei delegati di ciascuno schieramento politico in tutto il mondo, mettendoli in grado di poter assistere e curare con continuità il proprio bacino elettorale? Che senso ha, continuano ad interrogarsi, che a curare i rapporti con le comunità italiane in tutto il mondo, vengano nominati europarlamentari in carriera, necessariamente meno attenti ai nostri connazionali nel mondo perché dediti a curare i propri interessi e al defatigante impegno di riottenere la nomina a parlamentare, mirando contestualmente ad ottenere sempre maggiori posizioni di prestigio all’interno dell’Europarlamento?
Che ruolo hanno avuto nelle passate legislature, cosa hanno fatto e cosa stanno attualmente concretamente realizzando per i propri concittadini residenti stabilmente fuori dall’Italia i nostri parlamentari eletti all’estero, si domandano ansiosamente, sempre più disillusi e disamorati, gli elettori italiani nel mondo?
Nessuna risposta o giudizio, al riguardo, da parte nostra.
Il compito della stampa, se professionale e corretta, è solo quello di fornire dati certificati, diffusi in maniera ineccepibile per evitare qualsiasi tipo di condizionamento, lasciando al solo lettore il giudizio e le valutazioni conclusive sulle informazioni presentate.
Proprio per questo motivi, dopo averne fatta apposita richiesta agli efficientissimi uffici studi di Camera e Senato, riportiamo per i nostri tanti lettori (50mila al momento quelli certificati con il loro click di apertura) i link, delle schede anagrafiche e di attività svolte, certificate dalle Camere, di tutti gli eletti all’estero (8 alla Camera e 4 al Senato) in questa XIX legislatura, iniziata nel mese di ottobre dello scorso anno.
PARLAMENTARI ELETTI ALL’ESTERO ALLA CAMERA:
Billi Simone:
https://www.camera.it/leg19/29?shadow_deputato=307151&idpersona=307151&idlegislatura=19
Onori Federica:
https://www.camera.it/leg19/29?shadow_deputato=308781&idpersona=308781&idlegislatura=19
Ricciardi Toni
https://www.camera.it/leg19/29?shadow_deputato=308780&idpersona=308780&idlegislatura=19
Di Giuseppe Andrea
https://www.camera.it/leg19/29?shadow_deputato=308784&idpersona=308784&idlegislatura=19
Di Sanzo Christian Diego
https://www.camera.it/leg19/29?shadow_deputato=308783&idpersona=308783&idlegislatura=19
Porta Fabio
https://www.camera.it/leg19/29?shadow_deputato=302902&idpersona=302902&idlegislatura=19
Tirelli Franco
https://www.camera.it/leg19/29?shadow_deputato=308782&idpersona=308782&idlegislatura=19
Care’ Nicola
https://www.camera.it/leg19/29?shadow_deputato=307161&idpersona=307161&idlegislatura=19
AFRICA ASIA OCEANIA ANTARTIDE
GIACOBBE Francesco
PD-IDP
https://www.senato.it/leg/19/BGT/Schede/Attsen/00029105.htm
AMERICA MERIDIONALE
BORGHESE Mario Alejandro
Cd’I-NM (UDC-CI-NcI-IaC)-MAIE
https://www.senato.it/leg/19/BGT/Schede/Attsen/00029291.htm
AMERICA SETTENTRIONALE E CENTRALE
LA MARCA Francesca
PD-IDP
https://www.senato.it/leg/19/BGT/Schede/Attsen/00029447.htm
EUROPA
CRISANTI Andrea
PD-IDP
https://www.senato.it/leg/19/BGT/Schede/Attsen/00036387.htm
Pigiando i link ed aprendo le schede di ognuno, potrete valutare la loro attività svolta a tutt’oggi e continuare, in quanto sempre aggiornata dalle Camere, anche in seguito a seguirla e ad analizzarla, rendendovi conto personalmente, se l’attività e le attenzioni dedicate alla nostra gente valgano i pingui emolumenti loro attribuiti.
Se l’andazzo lavorativo e di impegno che abbiamo verificato, aprendo ciascuna delle schede dei parlamentari in precedenza indicati, dovesse rimanere lo stesso, pensiamo che, a parte le solite pastette ed intrallazzi elettorali di sempre, il voto all’estero riporterà un’ulteriore, significativa decurtazione nel suo ammontare numerico complessivo. Speriamo di sbagliarci!
Pier Francesco Corso
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