Italiani nel mondo – Meloni, una brutta dimenticanza nella conferenza stampa di fine anno –
Molte le doti caratteriali in evidenza in questi ultimi due mesi del nostro Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Esaminiamo allora, un po’ per curiosità e anche per dovere di cronaca, quelle emerse ultimamente in occasione della sua recente conferenza stampa di fine anno.
“Semplice, accattivante, disponibile, gradevole, sorridente, volitiva, decisionista, preparata, attenta, sorniona, provocatoria, originalmente adulatrice”: queste, quelle rilevate e apparse sulla stampa in veloce sintesi.
Ciò premesso, senza intenzione alcuna di adulazione, non si può non riconoscerle che tali qualità non siano proprio poche e che talune siano anche di rilievo.
La sua antica militanza in tanti partiti della Destra ha avuto certamente un ruolo fondamentale nel formarla, creando la sua attuale mescolanza di fascino e di esuberante garbo politico.
E conservare tali sue doti e peculiarità di carattere non deve essere certamente per lei un’impresa facile, nell’impegno di conciliare e gestire quotidianamente un governo composito, dalle molte anime in competizione tra loro e, per di più, con i loro strabordanti vertici poco avvezzi a farsi “pilotare” da una donna.
Ma accanto al presidente Meloni, nella circostanza apparsa in gran forma, come non notare ed evidenziare il bassissimo livello di interazione con lei da parte degli operatori dell’informazione presenti, con le loro domande vuote, ripetitive, generiche, stantie e assolutamente poco penetranti e per nulla provocatorie? Ne avessimo sentito anche una sola, in grado di mettere in palese disagio l’intervistata o indirizzata a chiarire temi rilevanti di stringente attualità per la nostra gente in difficoltà, ci saremmo sentiti quasi del tutto soddisfatti.
Ma non essendosi verificata questa evenienza, vien ragionevolmente da chiedersi se la categoria giornalistica non si sia ormai del tutto rimbambita o se, come alternativa giustificativa, la selezione e l’approvazione dei giornalisti partecipanti alla conferenza stampa di fine anno sia stata lasciata invece alla discrezione del Presidente Meloni e del suo apparato?
Non ci piace malignare e quindi propendiamo, purtroppo tristemente, per la prima possibilità. Rilevando e ribadendo, però, nella circostanza, la sua originale dote di adulatrice, in precedenza citata, nel rivolgersi per solo nome (alla Fusani, ad esempio, chiamandola Carla), quasi con familiarità, ai giornalisti interpellanti.
Ma dopo aver assistito piuttosto interdetti a questo poco originale spettacolo, viene ulteriormente e ancora più ragionevolmente da chiedersi se tra i giornalisti in sala ne fosse stato invitato per lo meno uno, competente e informato sulla nostra imponente comunità italiana di residenti all’estero, composta da oltre 70 milioni di persone, tra cittadini italiani con passaporto e oriundi indirizzati al riconoscimento per loro della cittadinanza italiana. Un operatore della comunicazione in grado in tale occasione di evidenziare e sottoporre il tema, peraltro attualissimo e di vasto interesse, a Giorgia Meloni.
E, sempre al riguardo della nostra comunità di cittadini italiani residenti all’estero, ci duole registrare come il nostro primo ministro, così attento e sensibile a tutti ed a tutto, dopo averli sollecitati al momento del voto dello scorso settembre, si sia del tutto dimenticato di loro, successivamente e soprattutto anche in questa ultima circostanza.
Manchevolezze del Premier e in particolare del suo apparato, evidentemente poco in grado di fornirgli consigli e suggerimenti utili, peraltro oltretutto di grande valenza politica.
Certamente l’attento e super professionale senatore Roberto Menia, responsabile in Fratelli d’Italia del Dipartimento per i rapporti con gli italiani nel mondo, avrà loro suggerito di far fare sia pure un accenno alla Meloni sugli italiani all’estero, parlandone brevemente e facendo loro gli auguri per il nuovo anno.
Suggerimento come sempre avviene, per le usuali beghe all’interno dei partiti politici, assolutamente inascoltato e del tutto scordato.
Brutta dimenticanza, Presidente Meloni!
Pier Francesco Corso
You may also like
-
Marcelo Bomrad: Puntare a un commonwealth degli italiani
-
Intervista a Massimo Romagnoli
-
Mire: “Il nuovo DPCM nega un diritto: quello degli italiani residenti all’estero di fare rientro in patria”
-
L’On. Massimo Romagnoli da Bruxelles a Ginosa dal Parlamento Europeo all’Atelier di Carmen Clemente
-
Vincenzo Caprioli Vice Presidente del Movimento delle Libertà